giovedì 31 gennaio 2008

Tempi precari

Decisamente prosegue
il mio andare
in tempi precari.
Adagio, senza scossoni
salvaguardo la mia,
la tua fragilità.
Trattengo le immagini originarie:
la terra rossa,
la macchia mediterranea e
le pietre come elementi costruttivi.
Ostinato,
porto a termine ogni progetto,
cosciente
di non dover rimpiangere nulla.

mercoledì 30 gennaio 2008

Famiglia Furbacchioni

Avanti così!!! Continuiamo a farci del male.
Quella dei Furbacchioni in Italia è un'antica, prestigiosa e numerosa famiglia.
Monarchi e Pontefici ma anche semplici bottegai hanno contribuito a dar lustro alla sacra famiglia Furbacchioni.
Come riconoscere i Furbacchioni?
I membri dell'onorata famiglia Furbacchioni sono per lo più abili truffatori e spregiudicati mentitori. Per poter esercitare tali abilità sin dalla più tenera età perseguono, come fine ultimo della loro squallida esistenza, la conquista e la gestione mercantile del potere.
Il più ricco e potente?
Pier Pier Silvio Nano Furbacchioni.
Il più devoto?
Fra Clemente Furbacchioni da Ceppaloni.
Ed i più fessi?
Naturalmente sono coloro i quali nonostante tutto continuano a fidarsi dei propri parenti Furbacchioni.

Berlusconi assolto

"Il falso in bilancio non è più reato"

Grazie di esistere fratelli Massimo e Walter Furbacchioni.

martedì 29 gennaio 2008

Sonica 2000

Siamo la gioventù Sonica,
si espande, in noi, tutto
troppo velocemente e vorremmo
restare ad osservare.
Privi d'umorismo, ridiamo
di tutto ciò che è libero pensiero;
diradiamo, così, ogni nostra
sensazione psichica
perché siamo La Gioventù.
Sonica si è smarrita, eppure
sarebbe stata una bella
soddisfazione ritrovarne
in noi il vero spirito.

domenica 27 gennaio 2008

Giornata della memoria

27 gennaio 1945
L'esercito dell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche libera il campo di sterminio nazista di Auschwitz.

26 gennaio 2008
Una giornalista, del quotidiano "Taranto Sera" scrive un articolo dal titolo e dal contenuto veramente imbarazzanti: Il nostro campo di concentramento.
Capisco la voglia di dimostrare quanto Taranto ed i Tarantini abbiano sofferto durante la seconda guerra mondiale, ma per questo non sarebbe bastato ricordare i bombardamenti subiti dalla cittadinanza tra il 1940 ed il 1943 e non lo avrebbe potuto fare nel giorno della memoria di tutti gli Italiani ovvero il 25 aprile?
La giornalista in questione, invece, si spinge oltre e cerca un'analogia ad effetto per i Tarantini.
Francamente non ho capito perché l'articolo in questione sia stato scritto. Si è voluto forse favorire il processo di riconciliazione nazionale (che tanto piace a certi politici del centro-sinistra) oppure si è preferito coinvolgere i fascisti di Salò (e perché non le SS) nella "giornata della memoria"?
L'articolo paragona un campo di prigionia militare gestito dagli inglesi (nel quale, nonostante le condizioni di vita difficili, si sopravviveva) con i campi di concentramento e di sterminio nazisti. Occorre forse ricordare alla giornalista smemorata che nei campi nazisti vennero rinchiusi civili (perché appartenenti alle comunità ebraiche, rom oppure perché considerati "ariani" geneticamente inferiori come ad esempio omosessuali, malati mentali e comunisti) e che in essi la maggior parte dei prigionieri venne uccisa?
Come è stato possibile permettere la pubblicazione di questo articolo? Si scuserà mai qualcuno con i lettori del giornale?

sabato 26 gennaio 2008

Onorevole Furbacchioni

L'Onorevole Furbacchioni da Ceppaloni ha dato ancora una volta dimostrazione agli italiani di esserne un degno rappresentante.
Italiani dovete essere come me dei furbacchioni, o fate i furbi o siete dei gran fessi!
Questo è stato, secondo il mio modestissimo parere, il messaggio politico che Furbacchioni ha rivolto agli italiani.
Furbacchioni sa, appunto come ogni bravo politico furbacchione di questo Paese, che per poter addebitare le proprie responsabilità ad altri è necessario innanzitutto fingersi vittima di un complotto (delle "toghe rosse", del "furore laicista ed anticlericale" e perché no di Zeus in persona). In questo processo poi si è più credibili se durante la dichiarazione di voto al Senato, in cui si sta cercando di giustificare una scelta puramente opportunistica, si citano ad effetto le parole di un grande poeta. Queste dimostreranno ai telespettatori non solo la smisurata cultura ma anche la profonda sensibilità e passione politica dell'oratore.
Perché allora non citare Pablo Neruda? Dopotutto fu perseguitato anche lui per motivi politici (era un comunista).

Ed invece il giorno dopo si scopre miseramente che...

"Non è di Neruda quella poesia e lui non avrebbe gradito la citazione"

... l'oratore non era poi così colto. In quanto poi alla sensibilità ed alla passione politica lascio il giudizio ai posteri.

venerdì 25 gennaio 2008

Vola vola vola l'Ape Maia

La sinistra operaia
non è come l’Ape Maia,

chi non vola radente

si arrende.

I servilismi, gli accomodamenti,

la rabbia increspa

l’animo e lo rende

virulento pensiero.

Vola l’Ape Maia

sui pensieri più dolci,

melensi e accondiscendenti.

La sinistra operaia

non è come l’Ape Maia,

chi non si arrende
vola radente.

giovedì 24 gennaio 2008

Piccola allucinazione

Severa ed autorevole si erge, tra palcoscenici industriali, la figura che mi dà panico.
Ricostruisco pian piano il sogno o l'allucinazione cui ho partecipato da protagonista.

Un folle, rappresentavo la tragedia di un folle in “rotta di collisione” con se stesso, una riscrittura di un mio antico dramma.
Osservavo con cauta rassegnazione l’avvento al potere d’idioti idolatrati da folle assolutiste; misuravo tramite questi “esseri” lo scorrere impetuoso del tempo, che cancellava le loro stupide conquiste con estrema tranquillità.
Giacendo al suo fianco seppi dare una misura al tempo; nonostante tutto continuo a giungere in notevole ritardo.

martedì 22 gennaio 2008

W il comandante "Bulow" e tutti i Partigiani d'Italia

E' morto il comandante "Bulow" Arrigo Boldrini.
Desidero salutarlo e ringraziarlo.
Grazie ai Partigiani, grazie a tutti coloro i quali si sono opposti al fascismo.
Garantire alle generazioni future un avvenire migliore, un avvenire costruito sulla pace e sulla giustizia sociale. E' questo per me lo spirito più autentico della Resistenza ed è l'esempio da seguire.

giovedì 17 gennaio 2008

Storia del movimento operaio a Taranto

Alla ricerca su google di persone da me conosciute mi sono imbattuto in un atto parlamentare relativo alla seduta pomeridiana del 20 giugno 1956. A comparire in questo atto i nomi di mio nonno Antonio Intelligente e quello di suo fratello Dante. Entrambi in quegli anni erano dipendenti civili, seppur con qualifiche diverse, dell'Arsenale della Marina Militare di Taranto.
A parlare dei due e di molti altri dipendenti dell'Arsenale fu l'Onorevole Candelli (presumo del P.C.I.).
Candelli descrive, nell'ordine del giorno da lui presentato (da pag. 26174 a pag. 26183), le condizioni di lavoro agghiaccianti all'interno dello stabilimento e chiede spiegazioni al Ministro della Difesa Taviani riguardo agli abusi ed alle umiliazioni che il comando militare dell'arsenale fa patire ai lavoratori militanti della C.G.I.L. e dei Partiti Comunista e Socialista.

Cattolici permalosi distolgono l'attenzione...

Via le truppe Italiane dall'Afghanistan!!!
Non c'è altro da aggiungere dopo le affermazioni fatte dal capo del Pentagono Robert Gates sul modo in cui viene condotta la guerra nel Sud dell'Afghanistan (missione di pace per il nostro Ministro degli Esteri) dagli alleati della NATO (europei e canadesi). Naturalmente lo stesso Gates tende a precisare che gli strateghi ed i soldati USA non solo sono bravissimi e preparatissimi ma nel Nord dell'Afghanistan stanno ottenendo risultati spettacolari.
A questo punto la domanda sorge spontanea, perché gli USA non scelgono di combattere queste guerre (imperialiste) senza l'apporto di alleati incompetenti? Non sarebbe sufficiente ringraziare e rifiutare cordialmente l'aiuto offerto da tali inetti?
Questa notizia però domani non troverà spazio e verrà scartata dai telegiornali e dai giornali radio nazionali. I nostri amici distillatori di informazioni saranno troppo impegnati ad ammorbarci l'anima: con le polemiche sul Sommo Padre che umiliato ed offeso dopo le critiche, peraltro legittime, ha rinunciato a mostrare il suo disarmante eloquio retorico all'inaugurazione dell'anno accademico dell'Università La Sapienza di Roma; con i particolari scabrosi del matrimonio tra il Presidente Francese Sarkozy e la modella "Italiana" Carla Bruni; infine con le dimissioni (da Pulcinella?) del Ministro Clemente Mastella dopo l'arresto della moglie.

lunedì 14 gennaio 2008

Laicità!!!

In questi anni la chiesa cattolica ha cercato in tutti i modi di condizionare le scelte politiche in temi inerenti il controllo del corpo dell'uomo e della donna come ad esempio per la procreazione assistita, l'eutanasia ed ultimamente proponendo una moratoria internazionale contro l'interruzione volontaria di gravidanza.
Ma la battaglia più cruenta ed antistorica che questo pontificato sta sostenendo è sicuramente quella contro la ricerca scientifica (accusata sostanzialmente di non ringraziare sufficientemente il "creatore").
E' per questo che dichiarandomi a favore di aborto, eutanasia e ricerca scientifica (laica) voglio esprimere soddisfazione per l'appello (pubblicato su La Repubblica) firmato dai docenti dell'Università di Roma "La Sapienza" e rivolto al loro Rettore.

"Magnifico Rettore, con queste poche righe desideriamo portarLa a conoscenza del fatto che condividiamo appieno la lettera di critica che il collega Marcello Cini Le ha indirizzato sulla stampa a proposito della sconcertante iniziativa che prevedeva l'intervento di papa Benedetto XVI all'Inaugurazione dell'Anno Accademico alla Sapienza. Nulla da aggiungere agli argomenti di Cini, salvo un particolare. Il 15 marzo 1990, ancora cardinale, in un discorso nella citta di Parma, Joseph Ratzinger ha ripreso un'affermazione di Feyerabend: "All'epoca di Galileo la Chiesa rimase molto più fedele alla ragione dello stesso Galileo. Il processo contro Galileo fu ragionevole e giusto". Sono parole che, in quanto scienziati fedeli alla ragione e in quanto docenti che dedicano la loro vita all'avanzamento e alla diffusione delle conoscenze, ci offendono e ci umiliano. In nome della laicità della scienza e della cultura e nel rispetto di questo nostro Ateneo aperto a docenti e studenti di ogni credo e di ogni ideologia, auspichiamo che l'incongruo evento possa ancora essere annullato".
(La Repubblica - 14 gennaio 2008)

mercoledì 9 gennaio 2008

Immagini e allucinazioni dal Sud

Costretto alla fuga ed a rinunce
inimmaginabili nella lontana adolescenza,
percorro vicoli di nebbia dai quali
è difficile uscire indenni.
Scelgo allora di scavarmi con

mani troppo delicate
un percorso sotterraneo d'evasione.
Le ferite mi aiuteranno a ritrovare la lucidità.