martedì 12 febbraio 2008

Il Decalogo (di Diegowski)

Un anno fa nel post intitolato "peccato" dichiarai la mia totale delusione per il governo guidato da Romano Prodi.

Ma la speranza è veramente l'ultima a morire?
Negli ultimi mesi della sua vita, il governo Prodi ne aveva suscitate in me alcune, prima fra tutte quella di riuscire ad attuare finalmente quelle politiche sociali e del lavoro promesse agli elettori nel 2006.
L'intervento dei soliti Furbacchioni ha però posto fine tragicamente alla vita del governo ed ha quindi vanificato ogni mia seppur flebile speranza.
Oggi a circa due mesi dallo svolgersi delle elezioni politiche anticipate la mia valutazione del governo Prodi è nel complesso negativa.
A questo punto la domanda che mi pongo è: a chi andrà il mio voto il prossimo 13 e 14 aprile? (E soprattutto, a chi gliene frega?)

Il mio voto non andrà ad una forza politica di destra o ad una di centro, né tantomeno ad una di centro-sinistra (quella che abbiamo, tragicamente schiava delle ideologie mercantili, ha terminato il processo di omologazione al Furbacchioni pensiero).
Il mio voto andrà alla forza politica di sinistra (comunista) che avrà come obiettivi della propria azione politica:
1) la lotta alle mafie ed alla corruzione anche attraverso la promulgazione di leggi che prevedano l'ineleggibilità e la sospensione a vita da qualsiasi incarico pubblico per tutti coloro i quali siano stati condannati in via definitiva per corruzione o per reati di mafia (compreso il favoreggiamento di qualche mafioso);
2) l'estensione dei diritti di cittadinanza a tutti gli immigrati, la chiusura dei C.P.T. e l'abrogazione della Legge 189/2002 (Legge Bossi - Fini);
3) il miglioramento delle condizioni di salute e di sicurezza dei lavoratori anche attraverso l'abrogazione della Legge 30/2003 (impropriamente detta Legge Biagi)
4) la riforma socialmente sostenibile del sistema previdenziale;
5) la tassazione delle rendite finanziarie;
6) la riconversione energetica del Paese alle fonti cosiddette rinnovabili (eolico, fotovoltaico, solare termodinamico, idrogeno, biomasse);
7) il rispetto dell'articolo 11 della Costituzione;
8) il rispetto della vita introducendo il diritto dei cittadini alla buona morte (eutanasia), difendendo la Legge 194/1978 e modificando radicalmente la Legge 40/2004 sulla procreazione medicalmente assistita;
9) il riconoscimento giuridico delle cosiddette "famiglie di fatto";
10) l'utilizzo dell'8 per mille, versato dai contribuenti allo Stato, per finanziare la cultura, l'istruzione pubblica e la ricerca scientifica e tecnologica (e non la Chiesa Cattolica).

A questo punto non mi resta che l'imbarazzo della scelta, o quasi.

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