mercoledì 7 febbraio 2007

Peccato

Parlano, parlano ed a volte scrivono, esprimono opinioni inutili
solo per farsi vedere, solo per un mero bisogno estetico.
Si costruiscono privilegi economici ma il loro senso dello Stato è encomiabile:
"occorre stringere la cinghia, non possiamo deludere
gli organismi internazionali che ci chiedono sacrifici per poter rispettare i parametri
della borsa della nonna"
E' un peccato Onorevole Presidente che gli organismi economici internazionali
non votino in questo Paese. Con la loro preferenza vincerebbe tutte le elezioni.
E' un peccato che per inseguire una pacca sulla spalla di qualche burocrate internazionale
si rischi di perdere un intero Paese.
Peccato che, in un Paese Democratico, deludere i propri cittadini
sia il viatico per la prossima sconfitta elettorale.
Ma Voi siete fortunati. Il Paese è stato convinto, i cittadini sono con voi;
ed è stato sin troppo semplice convincere i poveracci:
il partito più votato della sinistra ed i media che ripetono per anni lo stesso ritornello,
chi contesta queste politiche additato ed accusato di radicalismo se non addirittura di eversione.

Parlate pure adesso signori governanti tanto io non vi ascolto,
non vi presto più attenzione, vado per la mia strada.

E' un vero Peccato!!! Vero?

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