venerdì 11 agosto 2006

Agosto


Viaggiando di notte in treno accadono cose strane alla propria mente... in agosto poi?

AGOSTO 1998
Luna piena ad Agosto.
Un treno pieno, di gente stipata e festante, in marcia verso Sud.
La testa, la mente è colma di pensieri che ripercorrono me.
Nutrimento di un pensiero: la memoria ha la capacità di espandere un ricordo oramai smarrito. La fortuna di essere "fica"? Possederla!
I deliri notturni costituiscono gran parte delle produzioni creative.
Cosa sia la cretività, poi, nemmeno lo immagino. Nonostante ciò, non ho intenzione di far "guidare", a qualche balordo, il mio pensiero.
La mente è colma di stronzate che muoiono dopo essere nate.
Le famigliole dormono; le fiche consapevoli usufruiscono del proprio carisma per potersi stipare come carne bovina in compartimenti frigoriferi.
Il treno è paragonabile ad un ciclo frigorifero?
Ciò che vorrei descrivere, però, non è ancora accaduto. Un diversivo alla mia stanchezza? Forse dovreste guardare meno Soap Opera e riviste patinate.
Quale, altrimenti, l'essenza del mio pensiero?
Gioire è la vostra salvazione!
Comprenderete, mai, i motivi della mia logica creativa?
Una missiva al mondo avrà, per voi, un senso?
La stanchezza non opprime, purtroppo, la rabbia che raccolgo da tempo.
Il treno non può rappresentare più quell'attimo narrativo tanto caro agli scrittori del XX secolo. La poesia si trasferisce tramite viaggi psichici, ed è questo il percorso che continuo a narrare. Spero che riusciate a comprendere queste righe costruite con le forze residue di un viaggio sostenuto in treno.
Questo delirio schiavo di un treno pieno di niente sarà carico di me e quindi non ho che da augurarvi sentitamente:
andate a farvi fottere come accade alla carne da macello!

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